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L'ostilità nei confronti delle popolazioni di religione ebraica ha radici molto antiche, sfociate in episodi di clamorosa violenza nel periodo a cavallo tra Medioevo e prima Età Moderna: basti ricordare il "massacro di Modica" del 15 agosto 1474 o l'espulsione degli Ebrei dalla Sicilia, avvenuta nel 1492, a seguito delle disposizioni imposte dalla Monarchia spagnola.

La storia recente delle persecuzioni ebraiche ha invece basato la propria ragion d'essere su pseudo-motivazioni scientifiche, attraverso la compiacenza di alcuni studiosi asserviti ai regimi di Stato. Ne è scaturito quello che è probabilmente il peggior abominio fin d'ora perpetrato dal genere umano: l'olocausto.

La mostra "1474-1945. La persecuzione ebraica nell'area Iblea" ripercorre alcune tra le tappe più significative di tale fenomeno storico: dal censimento degli Ebrei in provincia di Ragusa, all'imposizione dei lavori forzati, fino al tragico epilogo dei
campi di concentramento.

La mostra sarà visitabile, dal 28 gennaio al 29 marzo 2019, con i seguenti orari:

  • dal lunedì al giovedì: 08:30-16:30
  • venerdì: 08:30-15:30

INGRESSO LIBERO

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